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Sistema immunitario in tilt con il morbillo

A fronte dell’allarme lanciato dall’OMS, che ha segnalato come il morbillo continui a diffondersi a livello mondiale, con un numero di casi addirittura triplicato nel 2019, un duro colpo a tutti quelli che sostengono la non necessità del vaccino, arriva da una delle voci più autorevoli nel mondo scientifico.

La rivista Science ha infatti recentemente pubblicato una ricerca dell’Howard Hughes Medical Institute di Boston, secondo la quale l’infezione da morbillo spazzerebbe via dall’organismo gli anticorpi preesistenti che proteggono da altri patogeni, rendendoci così più esposti alle malattie.

Molti dei 100.000 decessi annuali legati al morbillo sarebbero infatti causati da infezioni secondarie dovute a un danno funzionale delle cellule immunitarie causato dal virus. In pratica si tratterebbe di una sorta di “amnesia immunitaria” con la quale l’organismo dimentica virus e batteri che ha già incontrato in passato, trovandosi così impreparato a difendersi quando dovessero presentarsi nuovamente.

Danni a lungo termine

Per quantificare gli effetti a lungo termine del morbillo sul sistema immunitario, i ricercatori hanno utilizzato il test VirScan, in grado di identificare da una sola goccia di sangue le tracce di tutti virus con cui siamo venuti a contatto nel corso della vita.

Dalle analisi effettuate prima e dopo l’infezione su 77 bambini olandesi non vaccinati, è emersa l’eliminazione fino al 73% degli anticorpi.

Il virus del morbillo causerebbe dunque insospettabili danni indiretti nelle persone colpite, aumentando il rischio a lungo termine di infezioni.
Alla luce di queste nuove evidenze è ancora più importante sottolineare l’assoluta necessità di una vaccinazione su larga scala.
Per Stephen Elledge, coautore della ricerca, le implicazioni pratiche del lavoro del suo team sono chiare e molto semplici: “Vaccinate i vostri figli”.

Fonte: Science Magazine

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