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Digital Health Society: un manifesto per l’Europa

“Health in the digital society. Digital society for health – La salute nella società digitale e la società digitale per la salute”. Questo in sintesi il messaggio emerso dall’incontro di tre giorni dedicato all’e-health tenutosi dal 16 al 17 ottobre a Tallin, in Estonia.

All’evento, organizzato nell’ambito del semestre di presidenza estone dell’UE in collaborazione con ECHAlliance (European Connnected Healthcare Alliance) e Himss Europe (Healthcare Information and Management Systems Society), hanno partecipato più di 600 esperti internazionali di sanità digitale, per condividere e discutere nuovi approcci alla e-health. In particolare, il focus del summit è stato rivolto alla ricaduta positiva che la digital transformation dei sistemi sanitari avrebbe sull’intera società.

Il nodo sicurezza

A quanto sembra, l’Unione Europea sta dunque spingendo sull’acceleratore per accorciare i tempi del passaggio alla Sanità Digitale, ma con un’attenzione speciale sul tema di come favorire il libero movimento dei dati restando nei confini della piena garanzia di sicurezza e privacy per i cittadini. In altre parole, L’UE è convinta dell’importanza di permettere l’accesso e la condivisione delle informazioni sanitarie digitali dei pazienti, ma vuole che il tutto venga fatto nel rispetto dei loro dati personali.

Il Ministro della Salute estone Jevgeni Ossinovski, ha evidenziato che “le soluzioni digitali rivoluzionano ogni settore, anche la sanità. Un moderno sistema sanitario e una più efficiente assistenza medica richiedono l’ampia diffusione delle informazioni sanitarie elettroniche. Il libero movimento dei dati, inclusi quelli sanitari, è una delle libertà fondamentali dell’Europa e dobbiamo trovare modi per trasferire i dati in tutta sicurezza, a beneficio dei singoli e della collettività”.

Ossinovski ha ribadito che nonostante i grandi passi avanti compiuti dai Paesi dell’Unione in campo di sanità digitale, ad esempio con la diffusione della cartella elettronica, è oggi necessario spingersi oltre, concretizzando i vantaggi dell’innovazione per i Sistemi Sanitari, per le aziende e per i singoli pazienti.

Una Dichiarazione per una nuova idea di Salute
Sulla scorta di queste dichiarazioni di intenti, al termine della 3 giorni di Tallin è stata infine presentata una dichiarazione “reale”: la eHealth Declaration (scaricabile qui), un vero e proprio manifesto europeo per la Digital Health, redatto con il supporto di 100 organizzazioni, che contiene tutte le considerazioni e le valutazioni emerse nel corso dell’incontro.

La Dichiarazione ruota intorno a questi 3 punti chiave:

  • Costruire una domanda “guidata” dai cittadini.
  • eHealth a sostegno di servizi sanitari di valore e sostenibili.
  • eHealth come motore di innovazione e sviluppo economico.

 

Tra le sfide principali che i vari soggetti in campo devono affrontare per lo sviluppo della e-Health in Europa, il documento pone l’accento sulla mancanza di consapevolezza e fiducia nei servizi elettronici da parte degli utenti, la mancanza di interoperabilità tra sistemi informatici, l’assenza di un chiaro quadro normativo di riferimento, un’inadeguata formazione degli operatori sanitari, la carenza di soluzioni integrate oltre che di innovazione nei modelli economici e di finanziamento. Oltre, naturalmente alle problematiche relative alla privacy.

La ricetta della dichiarazione per superare questi ostacoli prevede soluzioni unificate a livello europeo, ovvero la realizzazione di infrastrutture comuni, che consentano il libero flusso dei dati sanitari in piena sicurezza. Tra gli Stati membri deve inoltre essere raggiunto un accordo sull’interoperabilità e la riprogettazione dei sistemi.

In questo percorso, governi e amministrazioni hanno certo un ruolo cruciale nel creare le condizioni favorevoli allo sviluppo, ma – come ha concluso il ministro Ossinovski – serve il contributo di tutti gli interessati. Cittadini, imprese, aziende sanitarie, strutture ospedaliere, ricercatori e persino assicuratori devono partecipare alla costruzione di una nuova idea di healthcare: una stretta collaborazione pubblico-privato per un vero cambiamento.

 

Fonti:

echalliance.com
corrierecomunicazioni.it

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