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Come la tecnologia sta cambiando la ricerca nel mondo del fitness e del benessere

L’uso dei dispositivi indossabili nel fitness sta cambiando il metodo di studio dei ricercatori permettendo di raccogliere informazioni molto più dettagliate su come le persone si muovono durante il giorno, dicono gli esperti.

Tutto inizia dai progressi nell’uso degli accelerometri, sensori che una volta indossati rilevano il movimento, la velocità e la direzione.

La ricchezza di informazioni rilevate da questi dispositivi fornisce ai ricercatori l’opportunità di studiare non solo l’esercizio fisico, ma anche ciò che succede stando seduti, in piedi o camminando, e, infine, avere una migliore idea di come queste attività influiscono sulla salute.

In passato, i ricercatori si servivano di questionari raccogliendo informazioni su campioni limitati di persone. “Con il tipo di dispositivi che stiamo usando abbiamo una visione più completa dell’attività fisica, con profili di movimento individuali e in contesti differenti”, ha affermato Richard Troiano, epidemiologo presso il Programma di Ricerca Applicata dell’Istituto Nazionale dei Tumori statunitense.

Gli studi che utilizzano i dati degli accelerometri potrebbero inoltre portare ad una evoluzione delle linee guida inerenti l’attività fisica, afferma William Haskell, ricercatore presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Stanford, che sta conducendo la ricerca fisico-attività con accelerometri.

Le attuali linee guida americane raccomandano agli adulti almeno 150 minuti di moderata attività (come camminare a ritmo sostenuto), o 75 minuti di attività vigorosa (come la corsa), a settimana ma non dicono molto su attività di leggera intensità, come ad esempio quanto tempo si dovrebbe spendere seduti o in piedi.

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