DIGITAL HEALTH

Digital Health: i 4 principi per una sanità sostenibile

Il Digital Healthcare Council è una giovane associazione inglese, nata per agevolare lo sviluppo di politiche e normative in tema Digital Health, soprattutto per garantire una voce più forte ai fornitori di servizi sanitari digitali di fronte alle organizzazioni chiave.

Il DHC è in sostanza un veicolo per promuovere una maggiore comprensione del contributo della tecnologia al settore salute, sostenendo il ruolo delle innovazioni e spiegando come l’assistenza sanitaria digitale sia in grado di apportare benefici a professionisti, pazienti, ed economia.
Sulla base di questa “mission”, il Council ha recentemente delineato in un documento ufficiale quelli che ritiene essere i 4 principi chiave per creare un ecosistema di salute digitale dinamico e sostenibile, ma che principalmente funzioni per i pazienti.
Per questo prima di tutto ha invitato il governo ad affrontare la salute digitale in modo più ampio ed efficace, al fine di garantirne a tutti l’accesso in tempi ragionevoli.

Graham Kendall, direttore del Council, ha dichiarato che con un intervento mirato del Governo nelle 4 aree chiave individuate, si possono ottenere sensibili benefici per tutti i pazienti, soprattutto quelli che hanno difficoltà di accesso ai servizi tradizionali.
Secondo Kendall, l’assistenza sanitaria digitale è in grado di fornire gli strumenti ideali per affrontare le disuguaglianze geografiche e, sebbene sia sempre fondamentale il rapporto diretto con il medico, sarebbe assurdo limitare l’accesso ai servizi disponibili in base al codice postale dei pazienti.

In sintesi secondo il Council, nella progettazione di soluzioni per la salute digitale, sviluppatori, fornitori e politici dovrebbero considerare prima le persone; seguire regole di sistema eque; rendere le informazioni libere e aperte; utilizzare pratiche basate sull’evidenza scientifica.

1 – Prima le persone
Nel documento DHC si chiede prima di tutto che ogni decisione sia sempre presa nell’interesse dei pazienti, per rispondere alle loro esigenze e preferenze.
Con queste premesse, il digitale sarebbe anche perfettamente in grado di spostare il percorso di cura dai servizi tradizionali verso interventi più personalizzati.
In un sistema sanitario ideale, ne consegue che una scelta di soluzioni digitali debba essere disponibile per tutti e che i flussi di finanziamento seguano le necessità dei pazienti, senza però svantaggiare coloro che scelgono di restare su percorsi esclusivamente offline.

2 – Regole di sistema eque
Questo principio copre due aree: regole di mercato centrate sul paziente e attività regolatoria.
Il documento afferma che gli investitori dovrebbero sempre prendere decisioni dalla parte degli utenti, e il Council ha in tutto ciò un ruolo fondamentale: di fronte a nuove opportunità digitali, è necessario quindi passare dai processi di costruzione alla definizione di obiettivi patient-centered.

Inoltre, gli organismi di regolamentazione, spesso progettati per “l’era analogica”, devono oggi adattarsi a un ritmo di cambiamento più rapido che mai.
Gli approcci tradizionali devono affrontare la sfida di nuove professionalità, tecnologie e dispositivi, e il digitale può trasformarsi in un’opportunità per vincerle.

3 – Informazioni libere e aperte
I dati dei pazienti sono oggi spesso inaccessibili, bloccati in sistemi chiusi o impossibili da interpretare a causa di sistemi non standardizzati e assenza di metadati.
Il DHC ha chiesto perciò l’adozione di un duplice approccio per migliorare lo sviluppo di soluzioni sanitarie digitali: la privacy è fondamentale e i dati di salute devono appartenere innanzitutto ai pazienti stessi; in secondo luogo è necessario adottare soluzioni standard, aperte e interoperabili.
Per ottenere questo risultato il Council sostiene che si potrebbero prevedere ad esempio incentivi per gli operatori sanitari, basati sul raggiungimento di obiettivi strategici chiari, relativi all’implementazione dell’interoperabilità.

4 – Soluzioni “evidence based”
Tutte le soluzioni sanitarie digitali dovrebbero basarsi su prove scientifiche certe, afferma infine il documento del Council.
Potenzialmente, ogni interazione – se effettuata su basi scientifiche affidabili – può generare dati che forniscono approfondimenti fino a poco tempo fa inimmaginabili sul comportamento del paziente, sull’impatto dei fattori ambientali sulla salute e sull’efficacia degli interventi specifici. Questa consapevolezza dovrebbe rappresentare la spinta verso uno sviluppo scientificamente informato di tutto il sistema sanitario digitale.

Fonte: Digital Healthcare Council

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