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Protesi robotiche controllate dai riflessi umani

I ricercatori della Carnegie Mellon University hanno studiato come gli esseri umani e gli altri animali usano i loro muscoli per controllare meglio le protesi utilizzate.

Urti e ostacoli troppo spesso causano cadute a chi utilizza protesi alle gambe, ma una protesi in fase di sviluppo presso la Carnegie Mellon University promette di aiutare chi la usa a recuperare l’equilibrio, utilizzando tecniche che imitano il funzionamento delle gambe umane.

Oggi, la maggior parte delle protesi per le gambe non possono compensare variazioni inattese nei terreni, urti contro oggetti e gli imprevisti comuni a tutti noi mentre camminiamo.

Hartmut Geyer, professore di robotica, ha messo a punto una strategia di controllo a partire dai riflessi umani e di altri sistemi neuromuscolari che ha mostrato risultati promettenti durante le prove di laboratorio, mostrando un migliore recupero su urti e spintoni.

“Le protesi di oggi cercano di imitare il movimento naturale delle gambe, ma non possono rispondere come una gamba umana sana farebbe in situazioni di stress o svantaggio. Il nostro lavoro è motivato dall’idea che se comprendiamo come gli esseri umani controllano le loro membra, possiamo utilizzare questi principi per controllare arti robotici”, ha affermato Hartmut Geyer.

Le ultime scoperte di Geyer sono state presentate in occasione della Conferenza Internazionale IEEE su robot e sistemi intelligenti ad Amburgo, in Germania. Nel corso dei prossimi tre anni, questa tecnologia sarà ulteriormente sviluppata e testata su volontari con amputazioni sopra il ginocchio.

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