HEALTH & TECHNOLOGY

Ricercatori giapponesi scoprono un nuovo metodo per integrare i componenti elettronici nei cerotti

Dall’università giapponese di Waseda un metodo innovativo e poco costoso per integrare i componenti elettronici nei cerotti

I ricercatori dell’università giapponese di Waseda hanno sviluppato un metodo innovativo e poco costoso per integrare i componenti elettronici nei cerotti con il risultato di produrre dispositivi elettronici flessibili, elastici e aderenti alla pelle. La scoperta può aiutare a monitorare i cerotti elettronici, che una volta indossati possono essere in grado di interfacciarsi con le app degli smartphone per essere adoperati in medicina e dai consumatori.

La tecnologia alla base di questa innovazione fa affidamento su una pellicola elastometrica, il cui spessore è 120 volte più piccolo di un capello umano, che può contenere componenti uniti fra loro. Nel corso di questo processo non si fa ricorso ad alcuna saldatura nè vengono impiegati collanti,  in modo da ottenere un prodotto più fine ed anche altamente flessibile senza temere di danneggiare le connessioni elettriche.

La squadra di ricercatori giapponesi ha dimostrato che la tecnologia usata per integrare un chip elettronico e un semiconduttore della tipologia di un LED in un cerotto, si adatta facilmente alla pelle umana e continua a funzionare per un lungo periodo. L’università di Waseda ha anche realizzato dei materiali ultrasottili che si interfacciano con i dispositivi elettronici flessibili usando pellicole ultrasottili facilmente producibili, che consentono di ottenere dei prodotti con un livello di elasticità
50 volte maggiore rispetto a quella garantito dai prodotti attualmente sul mercato, come riportato da una ricerca pubblicata sull’edizione online del Journal of Materials Chemistry del 1° febbraio 2017.

Il metodo usato dai ricercatori giapponesi che per unire i componenti elettronici non usano la saldatura, consente di produrre pellicole più sottili e maggiormente flessibili che andranno a costituire la base dei dispositivi indossabili di nuova generazione assicurando anche una migliore vestibilità. I risultati della nuova sperimentazione dall’università di Waseda per integrare i componenti elettronici nei cerotti, si sono potuti sperimentare con successo su un campione di pelle artificiale.

 

Fonte: Waseda University

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