HEALTH & TECHNOLOGY

In ospedale arriva Dr. Robot

L’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova – IIT, in collaborazione con il laboratorio di ricerca Konica Minolta di Roma, ha dato il via a un progetto di robotica presso l’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo (FG), destinato a rivoluzionare il concetto di cura e assistenza dei malati.
Questa partnership ha l’obiettivo di sperimentare sul campo le tecnologie basate su Intelligenza Artificiale, verificandone le potenzialità in ambito sanitario.
Stiamo parlando di robot con aumentate capacità cognitive, in grado di percepire l’ambiente in cui si muovono, di comprenderlo e di preoccuparsi, comportandosi autonomamente in modo adeguato, assistendo i pazienti e supportando il personale ospedaliero.

Ad aprire la via alla sperimentazione è stato un primo breve test, tra ottobre e novembre 2018 presso lo stesso ospedale, che ha visto coinvolti due i due robot Pepper e R1.

Pepper, costruito dalla francese Softbank Robotics, aveva il compito di avvertire i medici in caso di emergenze notturne, mentre R1, progetto realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia, “catturava” le emozioni dei pazienti, riconoscendo i sintomi ed effettuando persino una prima diagnosi.

Guarda il video di R1

Terminato il test, oggi i due robot sono pronti per un vero progetto sperimentale della durata di almeno 2 anni.

Chi è R1

Si tratta di un umanoide alto 1,25 metri, con la possibilità se necessario di allungarsi per svolgere meglio i suoi compiti. Vede attraverso un sensore visivo 3D accoppiato a due telecamere a colori e dispone di microfoni e casse acustiche per “comunicare” con le persone. È realizzato con un struttura innovativa per metà in plastica e per metà in fibra di carbonio e metallo, ed è in grado di riconoscere oggetti, persone e situazioni.
Grazie alla collaborazione con Konica Minolta avrà inoltre una maggiore e più sofisticata interazione con medici e pazienti, comprendendo meglio le loro esigenze e rispondendo di conseguenza.

Robotica: una nuova sfida per la salute digitale

In ambito sanitario i robot hanno già un ruolo molto importante, dalla chirurgia alla riabilitazione, all’erogazione dei farmaci, ma questa nuova sperimentazione ci mostra cosa potrebbe diventare la robotica medica nei prossimi 5-6 anni.
La sfida è costruire sistemi non solo in grado di supportare gli utenti nello svolgimento delle loro attività in diversi contesti, ma anche di potenziare le loro capacità di Intelligenza Artificiale per consentirgli di muoversi all’interno di diversi ambienti, imparando a percepire e raccogliere informazioni, per poi interpretarle e attivare una risposta o un’azione appropriata.
L’esperienza di San Giovanni Rotondo potrebbe essere dunque l’apripista di una più ampia collaborazione di ricerca con altre istituzioni e strutture mediche, per rendere i robot “assistivi” una risorsa reale e diffusa negli ospedali e nelle case di cura.

 

Fonti:

Istituto Italiano di Tecnologia

Istituto di ricerca Konica Minolta

 

Image credits:

Istituto Italiano di Tecnologia

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