HEALTH & TECHNOLOGY

Dal Policlinico Gemelli il primo cuore wireless al mondo

Un cuore artificiale in grado di “ricaricarsi” in modalità wireless è stato impiantato, per la prima volta al mondo, su due pazienti in Kazakistan da un’équipe internazionale alla quale ha contribuito anche il Prof. Massimo Massetti, Direttore Area cardiologica Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma.

Senza necessità di cavi o batterie esterne, il dispositivo è sicuro, ha un’autonomia di circa 8 ore e garantisce una riduzione del rischio di infezioni, come evidenziato dai risultati della sperimentazione, pubblicati sulla rivista Journal of Heart and Lung Transplantation.

Come funziona

Il dispositivo in questione è un cuore artificiale parziale, o più precisamente Dispositivo di Assistenza Ventricolare – VAD, già in uso da tempo in interventi di questo genere, ma la rivoluzione arriva dalla tecnologia impiegata, con trasmissione trans-toracica dell’energia elettrica.

Si tratta di un sistema, chiamato “Coplanar Energy Transfer” (CET), che consente di ricaricare il cuore in 2 ore, attraverso una cintura indossata dal paziente in grado di inviare corrente in modalità wireless alla batteria interna.
Un grande passo avanti verso il miglioramento della qualità di vita dei trapiantati.

Il cuore del futuro

Come spiegato dal Professor Massetti, conclusa positivamente la sperimentazione “la speranza è di arrivare a offrire presto ai pazienti questa opportunità terapeutica, che rappresenta un considerevole progresso nella cura dell’insufficienza cardiaca terminale refrattaria a ogni trattamento farmacologico. I pazienti in lista per trapianto cardiaco o coloro che ne sono esclusi per una qualsiasi causa, potranno sperare in una vita pressoché normale senza il legame del cuore artificiale con le batterie esterne e con un rischio di infezioni significativamente ridotto”.

Una dimostrazione del successo di questo rivoluzionario intervento?
Il primo paziente è stato dimesso dopo poche settimane, ritornando alla vita di prima, praticando anche sport e nuotando in piscina.

L’Heart Team

Punto di riferimento dell’unità operativa di cardiochirurgia del Policlinico Gemelli, il Prof. Massimo Massetti è anche promotore di un progetto molto più ampio, il cosiddetto Heart Team, che ha introdotto nell’ospedale romano un metodo innovativo per la gestione del paziente, impostato sull’eccellenza ma soprattutto sull’umanizzazione della terapia.

Oltre a puntare su una chirurgia meno invasiva che consente un più veloce recupero post-operatorio, la “squadra del cuore” che lavora con Massetti mette in campo ogni giorno un concreto approccio multidisciplinare, in cui le decisioni sui casi più complessi vengono discusse e condivise da cardiologi e cardiochirurghi, ma anche da molti altri specialisti, quali infettivologi, geriatri e psicologi, così da garantire a ogni paziente un trattamento da “persona” e non da caso clinico.

Fonte e image credits: www.policlinicogemelli.it

 

 

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