DIGITAL HEALTHHEALTH & TECHNOLOGY

Vivascope, il microscopio intelligente al servizio della diagnosi

La rivoluzione digital health in campo diagnostico potrebbe arrivare da un nuovo microscopio smart, un dispositivo compatto in grado di creare immagini digitali delle cellule e di analizzarle autonomamente sfruttando algoritmi avanzati di apprendimento automatico.
Realizzato dalla divisione healthcare di Bosch, si chiama Vivascope e si è recentemente aggiudicato il premio Innovation Award Honoree nella categoria “Tech for a Better World” al prestigioso CES di Las Vegas.
Questo strumento può effettuare una valutazione del campione biologico in 15 minuti e fornire ai patologi informazioni su oltre 30 possibili malattie o disturbi clinici: si pensi all’impatto positivo che potrebbe avere nei Paesi in cui è molto difficile avere accesso a esami specialistici e diagnosi di laboratorio.
Soprattutto in zone remote prive di strutture con attrezzature tecnologicamente avanzate, può accadere che i pazienti debbano attendere diversi giorni in luoghi improvvisati per ricevere i risultati dell’analisi dei campioni.
Vivascope è stato ideato per venire incontro a esigenze e situazioni di questo tipo. Attualmente, circa due terzi delle diagnosi cliniche nel mondo sono effettuate manualmente, per mezzo di un microscopio ottico convenzionale. Per questo motivo, l’accuratezza della diagnosi dipende anche dalla competenza e dall’esperienza del patologo. L’ampio numero di campioni e l’intensità di lavoro influiscono non solo sulla quantità di tempo impiegato, ma anche sull’accuratezza dei risultati.

A.I. per non sbagliare

Con Vivascope è possibile analizzare la morfologia cellulare umana in qualunque luogo e in tempi brevi, grazie all’algoritmo di intelligenza artificiale integrato che classifica le cellule e ne rileva ogni minima deviazione. Vivascope è stato sviluppato in India con il supporto di medici ed esperti di laboratorio e sarà lanciato sempre in India a metà del 2020.
Ad oggi la piattaforma dispone di un database con più di 30.000 immagini e oltre 9 milioni di punti-dati cellulari ed è in grado di estrarre 165 caratteristiche distinte da ogni singola cellula. Ogni analisi è infine convalidata da un patologo per garantire una diagnosi precisa.

Il dispositivo necessita soltanto di essere acceso e può essere perfettamente integrato nei sistemi informativi ospedalieri e di laboratorio. La batteria integrata garantisce oltre sei ore di funzionamento continuo, anche in condizioni di black-out, mentre la piattaforma aperta e connessa favorisce l’interazione scientifica, poiché i dati memorizzati nel cloud possono essere condivisi con altri laboratori, in qualsiasi momento e da ogni parte del mondo.

Fonte: bosch-press.it

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