DIGITAL HEALTH

Social & Salute

I nuovi media digitali, social network e video in particolare, sono ormai diventati un canale privilegiato di informazione e condivisione di esperienze in ambito salute e benessere.
Secondo un’indagine GfK- Eurisko del 2016 sul futuro della comunicazione sulla salute, oggi il 50% degli italiani ricerca attivamente informazioni relative alla salute, e la metà di questi (circa 11 milioni e mezzo di persone) utilizza strumenti digitali per informarsi.
In questo scenario, se i siti web – specializzati o meno – restano la fonte informativa principale, il mondo dei social media rappresenta ormai una realtà imprescindibile per chi è in cerca di confronto e discussione su salute, patologie e terapie.
I video in particolare sono una modalità di condivisione molto utilizzata, arrivando a comprendere fino a un terzo di tutti i contenuti.
Nonostante il grande rilievo del digitale, i nuovi strumenti non sostituiscono però la figura del medico e il rapporto diretto con lui, che resta comunque centrale per l’80% dei pazienti.
E parlando sempre di medici, anche per loro risultano oggi praticamente indispensabili i canali social, sia per l’aggiornamento professionale, sia per la comunicazione e la gestione del paziente a distanza, oltre che come modalità di confronto con i colleghi: il 25% dei medici dichiara ad esempio di utilizzare Facebook per scopi professionali, e il 65% si dice interessato ai contenuti video come modalità di informazione scientifica.

Di social network e salute si è recentemente discusso anche a Chicago, all’Annual Meeting della Società americana di oncologia clinica (Asco), il più importante evento mondiale nel settore oncologico, con la presentazione di diversi progetti legati alla gestione e al trattamento della patologia, tutti basati sull’opportunità offerta dalle piattaforme social di scambiare grandi volumi di informazioni con estrema facilità.
Un progetto sul tumore al seno nato alla Harvard University, permette ad esempio a pazienti, medici e scienziati di restare in costante collegamento. Si tratta di una sorta di movimento nazionale rivolto alla condivisione di campioni clinici, di esperienze mediche e scientifiche di vario genere, in grado di accelerare lo sviluppo di future terapie.
Anche la lotta al fumo sembra trovare una valida via attraverso i nuovi canali: l’Università della California sta promuovendo infatti “Tweet2quit”, un vero e proprio studio svolto su Twitter per comprendere le potenzialità dei social per smettere di fumare.
Una serie di esperienze “digitali” che confermano dunque quanto le nuove tecnologie possano rappresentare un valido supporto ai pazienti e alla loro qualità di vita, ma la novità in questo senso arriva dal fatto che si tratta di progetti validati e sostenuti dalla comunità medica e dalle più prestigiose Società Scientifiche a livello mondiale.

 

Fonti

Ansa.it

gfk.com

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