DIGITAL HEALTHHEALTH & TECHNOLOGY

Riconoscere in anticipo l’ictus? Ora è possibile grazie a un’APP

Una nuova app mobile aiuta i pazienti che stanno per avere un ictus a ottenere un accesso più rapido all’assistenza giusta nel posto giusto.

Progettata e diffusa nel Regno Unito dagli sviluppatori di software ‘D2digital’, questa app mobile aiuta i pazienti a capire se quello che stanno avendo è un reale attacco di ictus, avvisando le più vicine strutture ospedaliere che si preparano a ricevere il paziente.

Grazie a questo sistema di alert in “real time”, in alcuni casi la media dei tempi di intervento si è ridotta di ben 10 minuti.

L’idea di creare questa app è nata durante l’evento “Health Innovation Manchester” in cui si riuniscono lo staff clinico degli ospedali di Manchester e le piccole aziende digitali per progettare congiuntamente applicazioni e software che siano in grado di risolvere problemi clinici e di assistenza per i pazienti.

Sarah Thew, Vicedirettrice dell’evento “Health Innovation Manchester”, ha dichiarato: “L’evento serve a un confronto costruttivo tra i medici che hanno idee per nuove app sul benessere e la salute dei pazienti e le aziende digitali locali che, con lungimiranza, vogliono investire risorse in questi ambiti. E’ fantastico – che un app nata da un confronto del genere sia ora in fase di sperimentazione e posso salvare la vita di migliaia di pazienti”.

Nella provincia di Manchester ci sono circa 6000 persone colpite da ictus ogni anno, e altri 6000 pazienti arrivano in ospedali con sintomi simili all’ictus.

Al momento l’app è ancora in fase di sperimentazione presso gli ospedali di Manchester, ma ben presto gli sviluppatori ritengono che, oltre all’ictus, sia in grado di analizzare anche i sintomi di un infarto o di altri possibili traumi cardiaci.

Gli inglesi a favore della mobile health

Secondo un sondaggio riportato del sito https://www.digitalhealth.net, nel Regno Unito, il 28% degli adulti utilizza le app di assistenza sanitaria, e quasi la metà degli utilizzatori ritiene che grazie a queste nuove tecnologie verrà ridotto il ricorso all’assistenza pubblica sanitaria.

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